Voi siete il sale della terra…Voi siete la luce del mondo… (Mt 5,13-16)
“Sale delle terra, luce del mondo” (Mt 5,14-16): queste sono le parole utilizzate da Gesù ed indirizzate a noi questa domenica (5 Febbraio 2023)! Due parole semplici, sale e luce, ma anche due elementi essenziali nella vita dell’uomo. Tutti sappiamo che senza la luce non è possibile la vita e senza il sale la il cibo è privo di gusto.
Sentendo la parola “sale” penso al fatto che esso serva a conservare e dare gusto e sapore agli alimenti! E’ come se Gesù ci stesse dicendo che tutti noi abbiamo una missione nella nostra vita…da un lato dare un sapore diverso alla vita degli altri, conservarla e quindi custodirla, dall’altro, illuminare la vita di quanti sono accanto a noi!
Risplenda la vostra luce davanti agli uomini (Mt 5,13-16)
C’è tanta gente che vive nel buio, nell’oscurità perché si perde. Tanti giovani non sanno cosa fare della propria vita, tanti vivono nelle tenebre delle proprie delusioni e dei propri fallimenti. Non capire che cosa sta succedendo nella propria vita, non sentirsi voluti bene, non avere sogni, vivere schiavi dell’immagine che gli altri ti impongono: queste per me sono le tenebre!
Come posso essere allora io luce per gl altri? Per un mondo che a volte sembra adorare le tenebre? Io credo che Dio mi chiami a mettere nelle Sue mani le mie capacità, i talenti che Lui stesso mi ha donato perché si possano realizzare le Sue opere, che sono buone, come dice il Vangelo. Anche io mi sono trovata nelle tenebre…Quando ero sommersa dai dubbi, dalla confusione, ho trovato al mio fianco persone che mi hanno aiutata, non solo direttamente, ma anche indirettamente, con un semplice sguardo, un abbraccio, o solo con la loro presenza; così sono riuscita a superare i momenti difficili e a trovare la giusta risposta. E’ in momenti come questi che Dio ha acceso una luce in un momento triste, un momento di BUIO! Ho capito allora che portare la luce significa portare l’amore, volere bene alle persone! Credo che nella mia vita sono stata in qualche momento sale e luce per altri giovani. Mi sento di affermarlo grazie al mio gruppo, che più volte mi ha fatto sentire di essere stata tale, di essere stata sale nelle loro vite, come loro lo sono stati per me, come loro sono stati capaci di essere la luce di Dio nella mia vita!
Non può restare nascosta una città posta sopra un monte! (Mt 5,13-16)
Credo che Dio scelga ognuno di noi per questa missione: essere sale e luce, e riempire la vita dell’altro di opere buone. Giovanni Paolo II durante il discorso in occasione della XVII Giornata Mondiale della Gioventù di Toronto nel 2002 diceva ai giovani: “È l’ora della missione! Nelle vostre diocesi e nelle vostre parrocchie, nei vostri movimenti, associazioni e comunità il Cristo vi chiama…Sono tante le persone ferite dalla vita, molte si perdono dietro false illusioni o hanno smarrito ogni speranza. Contemplando la luce che risplende sul volto di Cristo risorto, imparate a vostra volta a vivere come “figli della luce e figli del giorno” (1 Ts 5,5), manifestando a tutti che “il frutto della luce consiste in ogni bontà, giustizia e verità” (Ef 5,9).”
Credo che anche per me sia arrivata l’ora della missione! Quella di essere sale per tutti coloro che si sentono oppressi dalle tenebre, che non riescono più a vedere la loro luce! Non è facile, io stessa vivo grandi difficoltà, però insieme ad altri tutto diventa più semplice.
Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? (Mt 5,13-16)
Cosa Gesù intende per sale e luce del MONDO? Che faccio essere sale per il mondo? Come anticipavamo all’inizio, il sale ha la funzione di dare gusto e conservare gli alimenti; ma cosa significa dare gusto? Ho capito che il gusto è la caratteristica fondamentale del cristiano, senza la quale, il cristiano è una persona “comune”, uguale, senza distinzione da tutti gli altri.
A me spesso capita di perdere sapore, di non dare più gusto, di perdere le qualità del sale. Nascondendo la mia identità cristiana, forse per vergogna, forse per paura, non sono più sale, mi adeguo alla mentalità e “alla mediocrità diffusa nella nostra società” come disse Giovanni Paolo II. Insomma, non riesco a condividere la mia fede con gli altri, non in tutti gli ambienti almeno, e a volte mi adeguo ad un mondo che è senza sale. Penso che un po’ tutti i miei coetanei abbiano perso il sale e si accontentino della superficialità, questo lo vedo in ambiti come scuola, lo sport dove, si tende ad essere tutti uguali, e per paura di scontrarsi a causa delle proprie specificità, ci si nasconde, e man mano si tende a perdere la propria identità.
Non si accende una lampada per metterla sotto il moggio (Mt 5,13-16)
Ho capito che la luce è la fede; in questo momento mi sento di essere poco illuminato poiché non sto vivendo al meglio il mio rapporto con Dio, e perché a volte non comprendo il suo linguaggio. Nonostante tutti i dubbi che sempre mi vengono, penso che non sia un caso che questo Vangelo sia venuto a parlarmi proprio in questo periodo: Gesù vuole ricordarmi chi sono in un momento in cui ho perso la strada, mi vuole far capire che per non arrendermi all’indifferenza (di cui abbiamo parlato con il gruppo delle Sentinelle del Mattino al pellegrinaggio vissuto ad Assisi) devo essere sale e luce agli altri, e quindi di non aver paura di far risplendere la mia anche se pur piccola fede.
Il percorso delle Sentinelle del Mattino ha avuto un ruolo importante nella mia esperienza di fede. Mi ha colpito un commento del Vangelo che diceva: “per svolgere la funzione di sale occorre essere autentici, non insipidi”. L’obiettivo che ci siamo posti durante il percorso di quest’anno, insieme ai nostri animatori, è quello di costruire relazioni autentiche. È grazie a questo percorso che ho capito di voler essere autentico nei miei rapporti di amicizia, di dare quindi sale al rapporto.
Nel Cuore della Notte, Sentinelle Noi Saremo
Nel suo celebre discorso durante la Giornata Mondiale dea Gioventù di Roma del 2000, Papa Giovanni Paolo II disse: “Cari giovani, tocca a voi essere le sentinelle del mattino (cfr Is 21, 11-12) che annunciano l’avvento del sole che è Cristo risorto!”.
Abbiamo avuto il dono di vivere l’esperienza delle Sentinelle del Mattino, il percorso di gruppo di cui facciamo parte, che prende il nome proprio dal discorso del Papa. Nonostante ci conosciamo da una vita intera, solamente grazie al gruppo stiamo riuscendo a costruire un vero rapporto di amicizia: dal punto di vista interpersonale non abbiamo ancora vissuto l’esperienza di essere, in maniera diretta, sale e luce l’uno per l’altro; ma indirettamente, grazie alle varie esperienze vissute insieme, in particolare durante il pellegrinaggio ad Assisi, attraverso il contributo che ciascuno di noi ha dato. Inoltre, attraverso un servizio che svolgiamo, si è instaurato un rapporto di fiducia reciproca, come non avevamo mai vissuto prima. Confidiamo nel fatto che un giorno potremmo essere sale e luce per l’altro, sale per conservare la nostra amicizia e luce nei momenti di difficoltà.
Il titolo del nostro Dono-🅱️log è tratto dal l’inno della GMG di Toronto, 2002, il cui titolo è appunto Lumiere du monde, Luce del Mondo. La nostra missione di Sentinelle del Mattino ci spinge ad attendere il Sole che è Gesù, a testimoniarlo nel cuore della notte!
Cherry e Saul06, domenica 5 febbraio 2023
Per rivivere la GMG di Toronto del 2002 e ascoltare l’inno da cui abbiamo tratto il titolo del nostro Dono-🅱️log è che ha ispirato la nostra riflessione, vi proponiamo due video emozionanti!
❗La parola Blog viene da web-log, che si può tradurre come «diario in rete». Abbiamo unito Blog con Dono perché quello che riceviamo ogni settimana da Dio potesse diventare Dono per tutti. Sono le loro esperienze reali dei giovani delle Sentinelle del Mattino, il Dono di un pezzo della loro vita!