La perseveranza che salva
Perseveranza…Per noi adolescenti questa parola e’ ormai in disuso, considerata un po’ vecchia. Certo, i continui sconvolgimenti di cui e’ pieno questo periodo della nostra vita non ci fanno proprio pensare a questa parola e quando ci pensiamo e’ come se non avesse senso. Oggi mi e’ capitato forse per la prima volta di pensarci e sapete perche’? Perche’ me ne ha parlato Gesu’ nel Vangelo di oggi (Lc 21,5-19; domenica 13 novembre 2022).
In realtà, il Vangelo di oggi inizia raccontando una serie di sconvolgimenti, e io ho pensato agli sconvolgimenti e alle difficoltà che noi tutti, giovani o adulti, affrontiamo ogni giorno, e che ci sembrano insormontabili. Molti di fronte a queste difficoltà si perdono. Molti iniziano ad avere paura di affrontarle e si rifugiano in sé stessi, oppure in luoghi dove possono distrarsi e non pensare alle (alcol, fumo, sballo e cose del genere…). Anche un brutto voto a scuola o il litigio con un amico per noi adolescenti spesso sono una difficoltà insormontabile e sembra che nessuno possa capirlo. Spesso non capiamo proprio quello che ci sta succedendo e si ha così paura di affrontare i cambiamenti della nostra età che preferiamo non pensarci. Ci passiamo sopra o lasciamo che altri ci pensino. Purtroppo ci sentiamo soli, viviamo immersi nei social in cerca di un like, di un emoticon che possano darci un po’ di sollievo.
La paura nei sconvolgimenti
Nell’ultimo periodo ho vissuto personalmente due difficoltà che sembravano insormontabili: la scuola, perché non riuscivo a prestare grande attenzione durante le lezioni, e il giudizio degli altri sul mio aspetto fisico; tante volte, infatti, mi sono sentita criticata e giudicata per questo.
Purtroppo, spesso la società ti “etichetta” in base al tuo aspetto, al tuo modo di fare, al tuo rendimento scolastico, senza considerare in alcun modo tu come ti senti, se hai vissuto una brutta giornata o stai vivendo un periodo difficile; e tante volte siamo chiamati a scegliere se mostrarci per come siamo davvero, con autenticità, oppure se nasconderci ed adattarci agli altri.
Io stessa ho vissuto la difficoltà di questa scelta, perché è difficile mostrarsi per quello che si è veramente, quando non ti senti accolta dagli altri; tante volte questa difficoltà si è trasformata in una vera e propria “paura”, paura di essere screditata, paura di essere giudicata, ma anche paura di non stare bene con me stessa. Noi adolescenti la chiamiamo “fomo” (cfr Fear Of Missing Out), paura didi essere tagliata fuori.
L’esperienza di una Sentinella del Mattino
Il Vangelo di oggi ci presenta questa parola: Perseveranza che per me significa: “non mollare”, “continua a combattere”; Gesu’ ci dice di non avere paura, che non siamo soli. Ed è quello che mi e’ successo, non sono rimasta da sola. Ci sono delle persone nella mia vita che mi fanno sentire protetta e voluta bene come i miei genitori e altre che ho incontrato e con cui ho potuto parlare.
Io, personalmente, per affrontare le mie difficoltà posso contare su alcuni amici, sulla famiglia, ma anche sulle Sentinelle del Mattino: da quando sono parte di questo gruppo, sono stata aiutata molto a riflettere sulla mia vita e sugli sconvolgimenti della mia età; sono stata aiutata a prendermi un momento per rispondere alla domanda “chi sono io davvero? Ho capito che se hai la perseveranza, nessuna difficoltà è veramente “la fine del mondo”, soprattutto se hai intorno persone che ti ascoltano e possono aiutarti.
Fed-11, domenica 13 novembre 2022